MPo

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  • 2001: A Space Odyssey
  • Persona
  • 8½
  • Inferno

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  • Young and Innocent

    ★★★½

  • Fear

    ★★★½

  • Don Camillo in Moscow

    ★★

  • Shadow of a Doubt

    ★★★½

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  • Europe '51

    Europe '51

    ★★★★

    Il mio preferito di Rossellini.
    La storia di un’espiazione. L’altruismo come (vano) tentativo di superare il senso di colpa. La “follia” come rifugio dal dolore.

    Pochi anni prima, il primo figlio di Rossellini morì a nove anni.

  • House of Gucci

    House of Gucci

    ★★½

    Adam Driver è probabilmente l'attore più brutto della storia del cinema. Jared Leto in questo film si è sottoposto a un pesante trucco per imbruttirsi, mentre Adam è inguardabile di suo, tanto che rischia di distrarre da tutto il resto. Il vero Maurizio Gucci non era certo così.
    Comunque, il film è ovviamente una trashata. Scritto male, girato male, con i soliti stereotipi sugli italiani, ma a tratti divertente, se non si pretende troppo. Bella scelta di canzoni, anche se…

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  • Contempt

    Contempt

    ★★★½

    Il romanzo di Moravia mi è piaciuto molto (come la maggior parte dei libri di Moravia, scrittore oggigiorno sottovalutato), mentre il film di Godard è abbastanza irritante (come molti film di Godard, regista sempre sopravvalutato), anche se meno del solito. Comunque, il personaggio della Bardot è antipatico come nel libro.
    Le musiche sono migliori nella versione originale che in quella italiana, che è anche più corta di una ventina di minuti. Bella la fotografia.

  • Torso

    Torso

    ★★★½

    This review may contain spoilers. I can handle the truth.

    Pare che in origine il titolo fosse “I corpi NON presentano tracce di violenza carnale” (coerentemente con l’impotenza dell’assassino e di uno dei sospettati), ma che poi il produttore Carlo Ponti abbia tolto il NON per renderlo più appetibile al pubblico in cerca di morbosità. Meglio il titolo americano “Torso”: più conciso e memorizzabile, anche se ugualmente insensato.
    Quinto dei sette film gialli diretti da Sergio Martino, probabilmente è il migliore, anche se pure qui il regista esagera con poppe e chiappe al vento. Da ricordare la scena nella palude nebbiosa e la mezz’ora finale nella villa.

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